Martedì 19/06 arrostiamo

E’ arrivato il girono prefissato per le uscite infrasettimanali (di tenuta), mentre mi interrogo sull’orario di uscita, cerco di vedere che tempo fa.
Esco nel balcone e vengo assalito da un caldo infernale, il sole brucia sulla pelle come un dannato. Penso sia meglio ritardare l’uscita, solo le 14:10 ed il goniometro segna 37,4 gradi all’ombra.
Più tardi rinfrescerà, penso poco convinto, nel frattempo le telefonate per gli accordi con gli altri partecipanti, che si esclissano squagliandosi come neve al sole (appunto).
 
Ma l’impegno è preso ed anche se la carne è debole, la volontà no. Alle 17:00 si esce !
 
Puntuali usciamo alle 17:00 (38,6 gradi all’ombra !), mentre per le strade del paese non si vede anima viva, e quelle poche auto che passano sono sigillate con dentro il climatizzatore al massimo, ci guardano con aria stravolta ed interrogativa assieme.
 
Usciamo dal paese, affrontata la prima salita della trazzera regia, decidiamo che prendercela con calma, onde evitare di sovraccaricare troppo l’apparato circolatorio.
 
Finita la (interminabile in quelle condizioni) salita, iniziamo a godere del tratto in leggera pendenza che ci avrebbe portati a Risalaimi, ma nubi si addensano all’orizzonte, e non sono di pioggia.
 
Il vento spazza nuvole bianche basse, a tratti nere, l’odore non ci lascia dubbi, è un incendio, magari lì vicino.
Proseguiamo, ma dopo un paio di curve, ce lo ritroviamo sulla strada, a tratti il vento gira ed il fumo ci avvolge, non voglio proseguire, in quanto non vedendo, non so per quanto dovrei pedalare trattenendo il fiato, può essere 2 metri, ma anche 100.
Aspettiamo un poco, ma le fiamme si avvicinano, e prendono un ulivo vicino a noi, mentre il proprietario del villino sulla strada, lambito dal fuoto cerca di limitare i danni con un tubo dell’acqua.
 
Decidiamo di aggirare l’incendio, torniamo indietro e facciamo una variante (asfalfata) che ci riporta ad un punto più avanti, sperando che almeno là sia tutto tranquillo ….
Non prima di aver fatto un paio di foto che allego ….
 
Ritroviamo la trazzera regia, ci fermiamo all’ombra di un ulivo per abbassare la frequnza cardiaca e riprendere vita … In questo anelito ci versiamo la borraccia sulla testa …
 
Non l’avessimo mai fatto, l’acqua era calda e ci bruciava sulla testa e sulla pelle …. La fontanella di Risalaimi diventava un miraggio insistente e necessario, mentre ci consolavamo col pensiero della frescura che avremmo trovato nel bosco di Gulino ….
 
Continua …
….
 
 
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2 risposte a Martedì 19/06 arrostiamo

  1. U Diretturi scrive:

    Troppa "afa" ma quello che mi ha intimorito era il vento che seccava la gola e conoscendomi ho fatto bene a non uscire.
    Belle foto hai visto quelle sul "Forum" della gara di Cefala’ Diana?    …Bellissime 

  2. Gino scrive:

    Quelle foto le ho viste, sto aspettando che me ne arrivino altre e le pubblico …
    Vedo che finalmente ci sei riuscito, bravo …

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