Finalmente è arrivato il giorno per il sua maestà “Il Giro Longo”, un percorso misto lana, cachemire (scrivevo nel mio Blog) che prevede di salire per il manolfo, poi P.lla S. Anna , S. Martino ed un pezzo della GF fino all’otto, per poi rientrare via Altofonte e Pianetto. Dati i due imprevisti mattutini, abbiamo deciso di fare la versione ridotta di “soli” 94 Km, invece di quella compelta di 107 Km, ma … c’è voluto il suo impegno lo stesso.
Ottimi i tempi di percorrenza, considerato il livello atletico medio di noi Biker della domenica (usciamo solo la domenica appunto 🙂 ).
Complimenti a Pietro che nonostante lo scarso allenamento si è intestardito a voler fare TUTTO il giro, e lo ha completato con onore.
Se i Km sono stati molti, le foto in compenso .. poche.
Eccole !
Ed a seguire la stessa esperienza vista da un’altra angolazione .. quella di Giuseppe !
>>>
Eccoci giunti al giro Longo, se ne parlava da tempo e finalmente è arrivato il momento di aggiungere un altra esperienza in sella alla mia Mtb. Come al solito giro nuovo per me, dalle info sul giro mi accennarono che avremmo dovuto affrontare più di 5 ore di pedalata netta e 95km o 107 km da decidere se fare la versione soft o completa . Alcuni amici sentendo questi numeri non hanno voluto nemmeno partecipare, nonostante ci fossero due possibili rientri a metà percorso. Detto ciò si parte di buon mattino in direzione pizzo Manolfo . Dai primi chilometri percepisco subito che qualcosa non va per il verso giusto, gambe stanche, appesantite, guardo il contachilometri e noto che avevo percorso appena una 20ina di chilometri, ma ancora il giro vero e proprio doveva prendere vita; già pensavo a quale strada intraprendere per il ritorno e ahimè ritirarmi. Fatto fu che arrivammo alla prima salita vera e propria di giornata per scollinare sopra Bellolampo. Imposto un ritmo agile e lento, e inizio a salire, tengo una frequenza intorno ai 160 bmp, mentre rimango subito indietro rispetto a quasi tutti i miei compagni vedendoli allontanare sempre di più. Non voglio accellerare per non compromettere ancor di più il mio giro, perché la soddisfazione di portare a termine la traccia prevista era tantissima, visto che l’ultima volta ho dovuto abbandonare a metà l’uscita per impegni.
Primo punto di ricompattamento, è il belvedere, due foto sindacali e via subito per concludere la prima parte su sterrato per scollinare poco sotto Torretta, che ci avrebbe portato fino a Zu Caliddu .
Il tempo di rifocillarsi, e decido di prendermi anche un gel a base di maltodestrine, e BCAA, aminoacidi che consentivano la base per la costruzione dei muscoli. A questo punto rimaneva solo scegliere il percorso da seguire. Guardiamo l’ora, sono le ore 10:30 passate, è tardi per via anche di alcuni imprevisti riscontrati durante il tragitto che ci hanno fatto perdere minuti preziosi. Decisione presa! Via per la versione soft, che prevedeva di salire dalla cava, che ci avrebbe portato fino a portella Sant’Anna.
All’ingresso troviamo un grosso cancello chiuso, ma scorgiamo subito un varco per far passare una ad una le nostre bici, chiaramente con l’aiuto di tutti.
Inizia anche questa salita, sento che sto meglio, ( sarà stato il gel) però non voglio strafare, salgo sempre con il mio ritmo blando, tenendo sottocchio i miei bpm che oscillano stavolta fra i 165 e 170. La strada diventava sempre più pendente e accidentata, inoltre per via del fondo molto smosso causava scarsa trazione sulla ruota posteriore, e quindi maggiore dispendio di energie, ma dovevamo salire. Vedo in alto una Torretta, e percepisco che siamo quasi arrivati alla fine della salita, chiedo conferma a Filippo e con un cenno di capo mi fa capire di avere ragione, ci ricompattiamo nuovamente e si scende giù verso San Martino delle scale, fino ad arrivare ad una fontenella per dissetarci.
Questo era il primo punto di rientro, mi mangio un altra barretta, sento che le gambe sono più sciolte, tanto pensai che nel peggiore dei casi avremmo avuto la possibilità di una seconda variante per il ritorno verso casa. Così si prosegue su sterrato per un pezzo dì gf che ci porterà fino a scendere “all’otto”. Scendiamo senza prendere rischi, visto che già abbiamo 60km nelle gambe e non vorremmo rovinare il giro giusto ora, essendo stanchi i riflessi non erano più quelli dell’inizio percorso. Arriviamo a Monreale, qui ultimo punto di ritorno, siamo al 75% del giro, dopo tutta la fatica effettuata non ho intenzione di lasciare il giro proprio adesso, soprattutto so cosa mi aspetti questa volta. Così via asfalto verso altofonte, per trovare l’inizio e l’ultima salita impegnativa a Valle del fico. Ormai dentro di me la traccia era completata, la soddisfazione di avercela fatta aveva avuto il sopravvento anche in quest’ultima salita. Fu così belmonte e Misilmeri. Un ringraziamento speciale va sempre a Filippo per questi percosi speciali e ad i miei compagni di avventura. Infine 93 km – 5h20 per mettere in tasca un altra Esperienza.