22-05-2021 – Giardini Argomezetev

Molte le volte sono state che siamo andati dulla Moharda, ed almeno 4 volte ero passato da lì, ma quella staccionata, e quella panchina nascosta nell’anfratto nn l’avevo mai notata. Così questa volta nel ST a scendere sono andato piano e cautamente guardato ogni anfratto, fino a trovare i sosprirati giardini.
Qualche riferiemnto storico è d’obbligo sull’origine di questi terrazzamenti.

Dopo l’abbandono della madrepatria a causa dell’avanzata ottomana, si insediarono qui alcune colonie greco-albanesi che, intorno il XV secolo grazie al benestare dell’arcivescovato di Monreale, trovarono dimora proprio alle falde del Monte Pizzuta».
«Le terre affidate furono quelle di Merco e Ayndigli, l’attuale contrada Dingoli, ritenute fertili e ricche di acqua. Per massimizzare le produzioni agricole di grano, vino e sommacco furono sfruttati anche terreni più pendenti costruendo i tipici terrazzamenti per creare veri e propri ripiani sulle parti più pendenti dei versanti montuosi.
Argomazevet si traduce letteralmente in “terrazzamento”. Qui erano incentrate le principali attività montane che, oltre l’agricoltura, vedeva protagonista la pastorizia e la produzione di ghiaccio grazie alla presenza delle numerose neviere poste sul versante settentrionale del Monte Pizzuta.

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