10-06-2018 – Grotta del Garrone in Explorer

La malsana idea nasce lo scorso anno, in occasione della mia GF della Pizzuta ( https://www.montegulino.it/fiborge/2017/07/04/02-07-2017-gf-della-pizzuta-sicilia/ ). In quei tornanti ho intravisto la possibilità di collegare due puinti noti, tramite explorer. Ad una attenta misurazione aerea, risultava essere di 1.248 mt … e che sarà ho pensato (sulla carta). Dalla vista “aerea” si notavano delle tracce che sembravano ST (sulla carta) … Così dopo averne parlato con altri pazzi come me, confermammo giorno e ora. Partiti numerosi e puntuali da Misilmeri, già a Piana degli albanesi le prime defezioni, a Portella della Ginestra è “iniziata” la salita, ed anche le foto, visto che il “giro” iniziava da lì, essendo il resto solo tappa di trasferimento. Dopo un paio di tornanti il nostro Fabio ha rischiato seriamente, in quanto una mucca prima lo ha puntato, poi dopo aver soffiato pesantemente dalle narici, lo ha inseguito, non abbiamo capito il motivo, mah … vacche ! Alla fine dello sterratino che avevamo scelto, a quota 1.140 mt, è arrivato il momento di iniziare a “calare” verso il pendio della montagna, in direzione caseggiato prominente la nostra meta, e qui un’altra defezione.
I 1.248 mt sono sembrati interminabili, perchè gli ST che si intravedevano dalla vista satellitare, altro nn erano che sentieri appena accennati dalle mucche, e a volte scomparivano, avendo una sola costante : cespugli di rovi molto duri e fitti … povera Olympia. Le nostre gambe ne hanno pagato il prezzo, ma oramai la “strada era tracciata” e la nostra meta cominciava ad avvicinarsi, quando un pianoro erboso e fangoso ci si è parato davanti, costringendoci a cercare ancora un passaggio fra la fitta vegetazione, con una sola costante … i rovi ! Di alberi nemmeno l’ombra, e meno male che siamo partiti presto. Vicino la meta ultimo ostacolo, una collinetta vista da lontano, che da vicino tanto collinetta non era … ma noi siamo Mountain Biker e non caporali … eheheheh …. e fu scollinamento e fu grotta. Tempo di qualche foto di rito e venne il tempo di accomiatarci dagli speleologi che avevano deciso di scendere nelle viscere della grotta.
In questo album anche il contributo fotografico di Angelo, Fabio, Giuseppe e Ferdinando.

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